Ti abbandono 41° Selina Penaluna di J. Page

Cartaceo: 17.00€
Pag: 348

Trama:  Selina Penaluna è una sirena. O almeno questo è quello che le ha sempre raccontato sua madre, prima di abbandonarla, prima di lasciarla con un padre che prova per lei un amore perverso. Selina è cresciuta in modo “selvaggio”, come si addice ad una sirena, senza scuola, nella sua casa che si affaccia sull'oceano in cui forse è nata.

Voto: 

Mio parere: Con la speranza che Rowan non mi metta in lista nera, le chiedo scusa in anticipo per non aver finito il libro, poi spiego a tutti perché. Sono arrivata a 42 pagine e non ne potevo più. Non lo so magari sono io che non sono adatta a questo libro, magari non sono abbastanza matura non lo so. Però credevo che mi sarebbe interessato e che alla fine gli avrei dato un buon voto, ed invece la mia vocina interiore non faceva altro che dirmi allora quando finisce??? io la storia in queste 42 pagine (che non sono poche per un libro da ) avrei immaginato che si capisse qualcosa in più, invece che raccontare la storia dagli albori quando i gemelli vennero divisi dalla famiglia in tempo di guerra, e quando Selina viveva con i genitori che non la consideravano specialmente la madre, che la odiava per la scomparsa della vera figlia. Il padre in affido che porta i gemelli in giro a vedere il posto e gli insegna le proprietà delle piante (questo è utile). La protagonista la troviamo anche da anziana, sfortunata anche troppo secondo me, perde il gemello in giovane età, la troviamo vedova, e con una nipote che ha visto solo una o due volte (perché vive in Australia) che era anche poco simpatica da giovane e che un bel giorno si sveglia e decide di viaggiare in Europa, e così usa la nonna per vivere un po da lei, aggratis! se io avessi fatto una cosa del genere a mia nonna, primo le avrei creato un gran dolore non vederla mai, e secondo io credo che non sarebbe stata molto felice di essere usata, perché questo e chiaro. non può essere il contrario, se no tu ti fai sentire anche prima, tuo padre non credo che ti tiene carcerata, trovi il modo di scriverle prima. Non che fai i fatti tuoi ora perché hai 19 anni. Allora sei grande, e nessuno ti può mettere più in punizione? quindi metti da parte i soldi e stai in Ostello. Mi auguro che dopo nel libro alla protagonista accada qualcosa di bello che si porta come ricordo positivo, perché se no e triste, quando ricorderanno gli autori che anche i personaggi di libri fantasy sono simili a noi? non è che devono essere sfigati in tutto, se no facciamo il libro di quel film dove c'era la tizia sfigata e lui no.