giovedì 20 febbraio 2014

Recensione: Robin Hood vers. di G. Stilton

Trama: Ritornato in Inghilterra dopo la fuga dalla prigione nella quale era stato rinchiuso durante una crociata, il nobile Robin di Locksley scopre che il Paese, in assenza di re Riccardo, è costretto a subire le angherie dei Normanni, tra i quali il perfido sceriffo di Nottingham. Robin, dopo aver incontrato Lady Marian, cugina del re e sua amica d'infanzia, si trasferisce nella foresta di Sherwood e diventa il famoso Robin Hood. Insieme a un gruppo di amici fidati, Robin combatte contro gli oppressori per liberare il suo popolo dai loro soprusi. Dopo mille rocambolesche avventure, riesce a sconfiggere i suoi nemici e, quando re Riccardo torna inaspettatamente dalle crociate, Robin può finalmente sposare l'amata Lady Marian e continuare a proteggere il suo popolo. La storia è tratta dall'omonimo romanzo di Alexandre Dumas
Cartaceo: 15.50€
Pag: 211

Voto: 5/5

Commento: Ho sempre visto la versione Disney di questo libro, devo recuperare e vedere almeno un film. La storia mi è sempre interessata, ma non avevo ancora letto il libro e finalmente lo preso. In una versione doppia che davano con il Corriere della sera, ed è stato un racconto molto bello ed interessante. E uno di quei libri che leggerei volentieri ancora, perché la storia di Robin mi piace, e sopratutto mi piace quello che fa lui con i suoi uomini derubare persone ricche e sopratutto che si comportano male, per aiutare i poveri, che magari lo sono diventati proprio per colpa dei primi.

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