giovedì 30 gennaio 2014

Recensione: Scientology. Ci sono nata, ci sono cresciuta sono scappata di J. Miscavige Hill

Trama: È doloroso, difficile e a volte può essere molto pericoloso aprire gli occhi e renderti conto che hai vissuto tutta la vita in una gabbia. Jenna era una principessa. Il suo adorato zio Dave era l'uomo più importante del mondo, le persone a lei più care godevano di privilegi ed erano rispettate da tutti. Lei stessa aveva obiettivi chiari e ambiziosi: essere ammessa nell'ambito rango dei Messaggeri del Commodoro e scalare il più velocemente possibile i gradini del Ponte verso la Libertà Totale. Intorno a lei tutto era Etico, tutto era giusto. Era giusto firmare un contratto con l'impegno a servire la Chiesa di Scientology per un miliardo di anni. Era giusto che i suoi genitori fossero così lontani, perché si stavano occupando di una missione ben più alta di una semplice famiglia. Era giusto venire addestrata con lunghe ore di procedure a reprimere i sentimenti di rabbia e dolore, per temprarsi ed essere efficiente senza lasciarsi distrarre dalle emozioni. Era giusto lavorare duramente e avere responsabilità fin da bambina, avere la vita misurata in un apposito Modulo tutte le settimane, erano giuste le Corvè obbligatorie e le punizioni con i lavori forzati o i pipistrelli, giusti i Cartellini per le delazioni, i Presidi del Sabato e il divieto di rivolgere la parola a chi non è tuo pari nella gerarchia. Perché quando ci sei dentro quello è il tuo mondo. Perfino gli ordini più rigidi, la disciplina e i ranghi, le interminabili esercitazioni e gli interrogatori più serrati diventano la tua casa.
Cartaceo: 18.00€
eBook: 11.99€
Pag: 427

Voto: 5/5

Mio parere: Era da tempo che volevo prenderlo, per cercare di capire come fosse la vita di questi Scientology, e qui viene raccontata molto nel dettaglio. Hanno fatto bene le persone come lei ad uscirne, perché non è vita quella che fanno li. Ed è triste leggere alcune cose.

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